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04-04-2019
Scopriamo insieme il documentario "Diario di Tonnara" del regista Giovanni Zoppeddu
DOPO LA CANDIDATURA AI NASTRI D’ARGENTO, PROSEGUE IL VIAGGIO DI “DIARIO DI TONNARA” DI GIOVANNI ZOPPEDDU.
Il primo lungometraggio dell’ex allievo dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith Giovanni Zoppeddu ha già fatto un bel viaggio.
Ha portato il suo regista a calcare il tappeto rosso dell’ultima Festa del Cinema di Roma, lo ha consacrato grazie alla candidatura ai recenti Nastri d’Argento, il prestigioso premio assegnato dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), ma il viaggio è ancora lungo e la prossima tappa sarà Catania.
Il documentario “Diario di Tonnara” è stato, infatti, selezionato in Concorso al Catania Film Fest – Gold Elephant World, che si terrà a Catania ad aprile.
Dopo una lunga esperienza nel Cinema e nella Televisione, al fianco di registi del calibro di Folco Quilici, Roland Sejco e Gianfranco Pannone, il regista Giovanni Zoppeddu, sardo ma siciliano d’adozione, si misura con un documentario potente e singolare, dedicato ai “contadini del mare. “Diario di Tonnara” unisce le immagini di oggi (girate nelle tonnare di Carloforte e di Trapani) alle immagini di repertorio ritrovate negli archivi dell’Istituto Luce e realizzate dai maestri De Seta, Quilici e Alliata. Onirico e carico di mitologia, impreziosito da una voce narrante che trae ispirazione dall’omonimo libro di Ninni Ravizza, “Diario di Tonnara” è il risultato di una grande passione che darà presto, ne siamo certi, nuovi frutti.
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