il nostro blog
il nostro blog
09-10-2020
Abbiamo scelto 10 film thriller psicologici imperdibili.
Tensione e psicologia. Il thriller psicologico, sottogenere del genere thriller da sempre amato ad Hollywood, ha dato vita a trame complesse e a personaggi instabili.
Negli anni Quaranta e Cinquanta se ne contano moltissimi, allora erano B-Movie. Oggi preferiamo chiamarli Mind Game Movies, essendo film che non solo mettono in scena la mente dei personaggi ma giocano anche con quella degli spettatori.
Le trame gialle sono a servizio della psicologia dei protagonisti, una mente malata o offuscata, in grado di manipolare tempo e spazio e di deformare la realtà.
Abbiamo scelto 10 film thriller psicologici da vedere e, ovviamente, da rivedere.
(THE SPIRAL STAIRCASE) DI ROBERT SIODMAK, 1946
In un piccolo centro nel New England, Elena (Dorothy McGuire), una ragazza affetta da mutismo di origine psicologica, trova lavoro come dama di compagnia a casa Warren. Intanto, un serial killer continua ad uccidere ragazze che hanno handicap fisici, perché vuole liberare il mondo dalle donne imperfette. La prossima vittima potrebbe essere proprio lei…
Antesignano del genere, La scala a chiocciola è un film di atmosfere e di geometrie. La scala a chiocciola diventa esplorazione del subconscio e l’uomo nero espressione della follia nazista, che senza alcuna logica si muove nell’ombra per eliminare ogni difformità.
(VERTIGO) DI ALFRED HITCHCOCK, 1958
Un’altra spirale, in cui la vertigine la fa da padrona. Il poliziotto John Ferguson (James Stewart) si ritrova a pedinare una donna con manie suicide (Kim Novak). Se ne innamora e cade in una profonda depressione dopo la sua morte. Qualche anno dopo, incontra una seconda donna, uguale in tutto e per tutto alla prima, e scopre di essere stato vittima di un piano intricato…
La psicanalisi, come sempre in Hitchcock. I due protagonisti sono vittime di complessi ossessivi e il desiderio di John di trasformare una donna nella donna dei suoi desideri è un piccolo trattato sull’amore.
(WHAT EVER HAPPENED TO BABY JANE?) DI ROBERT ALDRICH, 1962
L’ex bambina prodigio Jane Hudson (Bette Davis) sottopone ad ogni tipo di angheria la sorella Blanche (Joan Crawford), costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente.
Alcolizzata e psicolabile, Jane soffre di un’insana gelosia ed è letteralmente incapace di sfuggire al suo passato glorioso…
Che fine ha fatto Baby Jane? resta un capolavoro senza tempo. Robert Aldrich scava nella psicologia dei suoi personaggi, pieni di complessi e manie, e irride, allo stesso tempo, il mondo dello spettacolo. Le interpreti sono a dir poco memorabili.
(DRESSED TO KILL) DI BRIAN DE PALMA, 1980
Da Hitchcock a Brian De Palma il passo è breve. Lo psichiatra newyorkese Robert Elliott (Michael Cane) ha in cura una casalinga sessualmente frustrata (Angie Dickinson) che viene brutalmente assassinata da un travestito. Sarà una prostituta (Nancy Allen) ad interessarsi al caso e a scoprire che dietro Robert si nascondono molte personalità…
Brian De Palma si scaglia all’apparenza contro il sesso deviato e deviante, tanto da far imbestialire la comunità gay. In realtà, fa un discorso sul voyeurismo e sulla paura di guardare. Sessualità, ossessioni, violenza e un virtuosismo tecnico da capogiro.
(MEMENTO) DI CHRISTOPHER NOLAN, 2000
Sottotitolo: ricordati di non dimenticare. Non poteva che essere un film sulla memoria Memento, storia di una malattia e dell’oblio in cui gettiamo i nostri ricordi inaccettabili.
Leonard Shelby (Guy Pearce) soffre di una particolare forma di amnesia che lo porta a dimenticare i fatti recenti. Il montaggio del film è la rappresentazione visiva della mente del protagonista e della sua memoria a breve termine. Si interrompe ogni 15 minuti e riparte per un altro quarto d’ora in un ordine temporale cronologicamente opposto.
Una sceneggiatura da Oscar e un puzzle tutto da ricomporre.
(WHAT LIES BENEATH) DI ROBERT ZEMECKIS, 2000
Claire Spencer (Michelle Pfeiffer) si trasferisce nel Vermont col suo secondo marito, lo scienziato e professore Norman (Harrison Ford), e la sua vita diventa un inferno. Insoliti sospetti e strane presenze alimentano le sue ossessioni, attribuite allo stress e ad un misterioso incidente…
Un piano oscuro messo in scena con maestria da Robert Zemeckis, che ci fa davvero credere nella paranoia. Le verità nascoste è un film di fantasmi e la casa stregata, nella sua apparente normalità, fa davvero paura.
(MULLHOLLAND DRIVE) DI DAVID LYNCH, 2001
Nella Città degli Angeli, l’aspirante attrice Betty Elms (Naomi Watts) fa amicizia con una donna affetta da amnesia (Laura Harring), che si sta riprendendo da un incidente d’auto…
Inutile raccontare troppe parti di trama, Mullholland Drive è un film difficile da capire e tutt’altro che lineare. Quel che è certo è che nel film convivono mondi diversi, dalla realtà al sogno, dal sogno al subconscio. Qualche indizio all’uscita del film Lynch lo diede: "Fate attenzione alle apparizioni della lampada rossa, fate caso alla vestaglia, al posacenere, alla tazza di caffè, e Dov’è la zia Ruth?". Questo è quanto.
(MULLHOLLAND DRIVE) DI DAVID LYNCH, 2001
(SPIDER) DI DAVID CRONENBERG, 2002
Dennis Cleg (Ralph Fiennes) ha circa trent’anni e da venti vive in una casa famiglia per malati mentali a Londra. Nonostante gli sia stata diagnosticata una schizofrenia acuta, non è mai stato realmente ricoverato, ma ora comincia progressivamente a perdere il contatto con la realtà…
Il titolo è un soprannome affibbiato a Dennis da bambino e il film è intricato sino al finale.
Spider inizierà a ricordare il proprio passato e a svelare i segreti familiari che l’hanno trascinato nella malattia.
Trevor Reznik (Christian Bale) non riesce a dormire da un anno a causa di uno shock e la sua mente comincia a giocargli brutti scherzi. Dopo aver trovato in casa sua dei post-it con scritte minacciose e dopo aver assistito ad un brutto incidente sul lavoro, decide di fare chiarezza su quello che sta succedendo…
Un senso di colpa che non ti fa dormire e che ti fa vedere ovunque complotti. La realtà si mescola al sogno in un continuo crescendo di suspense, con l’obiettivo di farci riflettere sul significato stesso di coscienza.
(SHUTTER ISLAND) DI MARTIN SCORSESE, 2010
Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio), investigatore degli U.S. Marshals nell’America degli anni ‘50, raggiunge un'isola in cui si trova un manicomio criminale, alla ricerca di una paziente misteriosamente svanita. Ma, ben presto, l’indagine di Teddy si trasforma in un gioco di scatole cinesi in cui la realtà sembra vacillare…
Omaggiando atmosfere da epoca d’oro di Hollywood, Martin Scorsese ci regala uno dei suoi film più cupi e contorti, spingendosi a fondo nell’oscurità della mente.
Copyright 2024 - Hiram s.r.l. - P.IVA / CF 07442241001
Privacy Policy
Cookie Policy
Aggiorna le preferenze di tracciamento
Sito web realizzato da Rekuest Web Agency rekuest.com