Oscar al miglior film: 10 pellicole indimenticabilitutti gli articoli

15-06-2021

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La nostra top ten di titoli da Oscar al miglior film.

L’Oscar al Miglior film è l’ultimo tra i premi che si assegnano ogni anno nel corso della notte degli Oscar, l’ultimo in ordine di annuncio, perché il più prestigioso.

Un tempo noto come Oscar alla Miglior produzione viene assegnato ogni anno, dal 1929, al produttore del film. A vincerlo sono state ad oggi 91 pellicole, l’ultima è stata Nomadland di Chloé Zhao, seconda donna dopo Kathryn Bigelow (per The Hurt Locker, nel 2009) ad ottenere questo riconoscimento, la prima di origine asiatica nella storia degli Academy Awards.

Tra i tanti indimenticabili titoli a cui è stata assegnata questa prestigiosissima statuetta non è stato facile sceglierne solo dieci. Questo il nostro personale elenco.

1. Accadde una notte (1934) di Frank Capra – Best Production nel 1935

Primo film nella storia degli Oscar ad aggiudicarsi i cinque premi più importanti (film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e attrice protagonista), successivamente vinti solo da Qualcuno volò sul nido del cuculo nel 1976 e da Il silenzio degli innocenti nel 1992. E pensare che il copione di Accadde una notte fu rifiutato per diversi anni prima di diventare un film, scartato da molti attori prima di essere interpretato da Clark Gable e Claudette Colbert. Alla fine fu un clamoroso successo di pubblico e ad oggi questo film di Frank Capra è considerato una delle miglior commedie dell’epoca d’oro di Hollywood.

2. Rebecca - La prima moglie (1940) regia di Alfred Hitchcock – Best Production nel 1940

Alfred Hitchcock non ottenne mai un Oscar come regista di un suo film, anche se venne candidato in più occasioni. L’Oscar alla Miglior produzione arriva nel 1940 con Rebecca – La prima moglie, adattamento dell’omonimo romanzo di Daphne du Maurier e, come da tradizione, il regista appare in un cameo (cercatelo dietro la cabina telefonica dove c'è Jack Favell). Fiaba, giallo, horror, melodramma, il primo film hollywoodiano del regista britannico ottenne anche l’Oscar alla Miglior Fotografia (assegnato a George Barnes) e fu scelto come film di apertura al primo Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1951.

3. Casablanca (1942) di Michael Curtiz - Best Production nel 1944

Miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura. Basato sull’opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison, Casablanca di Curtiz contiene molte sequenze mai dimenticate ed è stato un film amatissimo dalla citazione e dalla parodia. I riconoscimenti piovono a pioggia quando la seconda guerra mondiale è ancora in corso, merito delle sue dichiarazioni contro il nemico, che lo trasformano in manifesto della propaganda bellica contro il nazismo.

Imperfetto eppure mitico, un classico della storia del cinema dalle atmosfere indimenticabili, al ritmo della Marsigliese rivista da Max Steiner e grazie ad una coppia di attori (Ingrid Bergman e Humphrey Bogart) davvero perfetta.

4. Eva contro Eva (1950) di Joseph L. Mankiewicz – Academy Award for Best Picture nel 1951

Unico film nella storia degli Oscar ad aver ricevuto quattro candidature per le interpretazioni femminili: due per l’Oscar alla migliore attrice (a Bette Davis e a Anne Baxter) e due per l’Oscar alla migliore attrice non protagonista (a Celeste Holm e a Thelma Ritter).

Il regista Joseph L. Mankiewicz confeziona il suo atto d’accusa nei confronti del divismo attraverso una commedia a tratti spietata. Un intrigo psicologico che è un ribollire di passioni e ambizioni, capace di ottenere la nomination a ben 14 premi Oscar, record eguagliato in seguito solo da Titanic e da La La Land.

Sei i premi conquistati: Miglior film, regia, attore non protagonista (George Sanders), sceneggiatura non originale, sonoro, costumi.

5. L'appartamento (1960) di Billy Wilder – Academy Award for Best Picture nel 1961

L'appartamento è il secondo film di Billy Wilder (dopo Giorni perduti) ad aggiudicarsi la più importante statuetta. L’ultima pellicola girata interamente in bianco e nero a vincerla fino al 2012, anno in cui il premio è andato a The Artist di Michel Hazanavicius (Schindler's List - La lista di Schindler di Steven Spielberg presenta anche scene e inserti a colori).

Commedia dal retrogusto amaro, sorretta dalla solita ironia caustica di Billy Wilder. Jack Lemmon e Shirley Mc Lain sono perfetti per condurre il gioco, leggero nei toni mentre colpisce duramente il cinismo e l’arrivismo di una certa parte d’America.

6. Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola – Academy Award for Best Picture nel 1973

E non dimentichiamo Il padrino - Parte II (1974) sempre di Francis Ford Coppola, che quest’Oscar lo vinse nel 1975.

L’inizio della trilogia lasciò tutti senza fiato, ebbe un immediato impatto culturale e incassi da capogiro.

Considerata a buon diritto l’opera maggiore della New Hollywood e il miglior film gangster di tutti i tempi, la pellicola ottenne dieci nomination ai premi Oscar 1973, aggiudicandosene tre: miglior film, miglior attore protagonista (Marlon Brando), miglior sceneggiatura non originale (Mario Puzo e Francis Ford Coppola).

7. Il silenzio degli innocenti (1991) di Jonathan Demme – Academy Award for Best Picture nel 1992

Basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris, Il silenzio degli innocenti è il secondo film (dopo Manhunter - Frammenti di un omicidio) tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter.

Terzo film, dopo i già citati Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad aver vinto i premi Oscar come miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), migliore sceneggiatura (Ted Tally), miglior attrice (Jodie Foster) e miglior attore (Anthony Hopkins).

Un thriller, una detection, ma dai risvolti umani, umanissimi, in cui il male si nasconde in ogni cosa e dove sono tutti vittime e carnefici.

8. Schindler's List - La lista di Schindler (1993) di Steven Spielberg – Academy Award for Best Picture nel 1994

Ispirata al romanzo “La lista di Schindler” di Thomas Keneally e basata sulla vera storia di Oskar Schindler, la pellicola permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione, ricevendo ben 12 nomination agli Oscar e vincendo 7 statuette, tra cui quelle per il miglior film e la miglior regia.

Quasi tre ore di film che volano in un attimo, grazie ad uno script straordinario, in grado di mettere in scena la Shoah come nessuno era riuscito a fare in precedenza.

9. Non è un paese per vecchi (2007) di Joel ed Ethan Coen – Academy Award for Best Picture nel 2008

Thriller capace di fagocitare i canoni più classici del genere e di rimescolarli fino a scivolare nella commedia e nel grottesco alla maniera dei fratelli Coen.

L’omicidio e le sue conseguenze, a partire dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, uno degli inseguimenti più lunghi e ben fatti della storia del cinema. La provincia, ancora una volta, luogo dove si nasconde, dietre le apparenze, il male assoluto.

Non è un paese per vecchi prende a calci l’America e vince tutto.

10. Parasite (2019) di Bong Joon-ho – Academy Award for Best Picture nel 2020

Dopo essersi aggiudicato la Palma d’oro al Festival di Cannes, Parasite del regista sudcoreano Bong Joon-ho si porta a casa quattro Oscar, tra cui quello al Miglior film (per la prima volta assegnato ad un lungometraggio non in lingua inglese).

Un piano per uscire dalla miseria e un discorso sulla lotta di classe che mescola black comedy, satira sociale e thriller. Emergono orrore e tristezza nei tentativi di una povera famiglia di Seoul di raggiungere il benessere dei ricchi, riemerge l’umorismo amaro di Comencini (basti citare Lo scopone scientifico) e la tensione del miglior Hitchcock.

Ci sono mondi che faticano ad incontrarsi e Parasite indaga la realtà contemporanea con rara maestria.

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