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05-09-2019
Scopriamo insieme i principali segni di punteggiatura del montaggio.
Sul piano teorico, il montaggio è da sempre al centro dell’attenzione. Infatti, montare non significa solamente mettere in sequenza delle riprese, ma anche costruire un ordine da cui scaturisce il senso del film.
L’ovvio motivo per cui è necessario unire una ripresa all’altra tramite il montaggio è da ricollegare all’ampiezza di una scena e alla sua durata, che sono generalmente maggiori di quanto possa essere rappresentato sullo schermo attraverso una singola ripresa. A ciò si connette anche la necessità di proporre cinematograficamente dei messaggi dotati di una loro sequenza interna e l’esigenza di mantenere desta l’attenzione visiva tramite il cambiamento delle inquadrature.
Quando il passaggio da un’inquadratura all’altra avviene in modo netto, senza l'intromissione di effetti visivi, si parla di stacco. Ma esistono anche ben più elaborati segni di punteggiatura filmica, la cui conoscenza è utile già in fase di sceneggiatura, per ottenere effetti di senso e aiutare lo spettatore a muoversi nello spazio e nel tempo.
Questi i segni di interpunzione più utilizzati:
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