il nostro blog
il nostro blog
12-01-2023
Una classifica degli adattamenti cinematografici tratti dalle opere di Shakespeare.
Sono centinaia i film tratti dalle opere di William Shakespeare, a dimostrazione che l’autore inglese è stato il drammaturgo più cinematografico di sempre.
Adattato, tradotto, rivisitato, utilizzato come punto di partenza, semplicemente citato, Shakespeare è entrato al cinema fin dalle sue origini, ha portato le regole classiche del teatro nelle sale cinematografiche, ha insegnato agli autori di cinema la semplicità delle trame, la potenza dei personaggi, l’imprescindibile ruolo dei temi.
Inutile fare una classifica degli adattamenti cinematografici tratti dalle opere del Bardo. Ve ne proponiamo 5 che hanno sparigliato le carte e portato Shakespeare sul grande schermo in modo assolutamente originale, trasformando tempo, spazio, personaggi e attualizzandone la poetica.
Dieci Premi Oscar, tra cui quello al Miglior Film, per questo caposaldo del genere musical che ha fatto scuola ed è stato riproposto nei teatri di mezzo mondo.
La lotta diventa danza, pugni, calci e acrobazie.
Sulle musiche di Leonard Bernstein prende corpo la drammaturgia del Bardo, in una Manhattan in cui regnano pregiudizio e discriminazione.
Siamo alla fine degli anni Cinquanta e i Montecchi e i Capuleti sono rappresentati da bande rivali, i Jets, newyorkesi di seconda generazione e gli immigrati portoricani Sharks.
L’amore folle ta Tony e Maria scatena l’inferno e i momenti memorabili non si contano.
Come dimenticare il suo più recente rifacimento, opera di Steven Spielberg, che trasporta “West Side Story” in un’America altrettanto intollerante e violenta. Un altro capolavoro.
Traslare Skakespeare nella modernità?
Nulla di più semplice per Richard Loncraine, che per il suo "Riccardo III" sceglie un posizionamento storico perfetto.
Se Riccardo III rappresenta il più spregevole tra i personaggi del Bardo, perché non trasformarlo in un novello Hitler e farlo interpretare magistralmente da Ian McKellen?
Siamo nell’Inghilterra nazista e l’opera di partenza non è tradita nel contenuto, solo nella superficie. Riccardo, uomo tanto potente quanto solo, si colloca perfettamente nel contesto della seconda guerra mondiale, ma le lotte per il potere sono sempre le stesse.
Grottesco e surreale, tra bellico, azione e horror, questo adattamento è appariscente e a suo modo rivoluzionario.
Chi avrebbe mai pensato che la celeberrima tragedia del Bardo si sarebbe trasformata in un manifesto pop pieno zeppo di musica contemporanea, tra pompe di benzina e notiziari televisivi, tra rap e anfetamine?
L’opera più nota di William Shakespeare nelle mani di Baz Luhrmann si trasforma in qualcosa di completamente originale, radicale, kitsch.
A Verona Beach, due adolescenti innamorati si tolgono la vita perché il loro amore è osteggiato dalle rispettive famiglie, i protestanti Montague e i cattolicissimi Capulet.
Ad annunciare questa tragica notizia è un telegiornale e, tra pistole, regolamenti di conti, spiagge e gangster, “Romeo+Giulietta di William Shakespeare” ha avuto il merito di avvicinare le nuove generazioni all’opera e al suo grande autore.
Merito anche di un cast azzeccato (un già popolare Leonardo Di Caprio e una giovanissima Claire Danes), di un montaggio a dir poco postmoderno e di una sapiente mescolanza di generi.
Cameron è innamorato di Bianca e vuole uscire con lei. Ma il padre della ragazza non è d’accordo. Potrà uscire con lui solo quando sua sorella maggiore, lo scontrosa Kat, farà altrettanto. Per questo viene coinvolto l’amico Patrick, che accetterà la sfida prima per soldi e poi per amore.
Shakespeare entra nel genere teen comedy, grazie alla trama de La Bisbetica domata.
"10 cose che odio di te" ne ricalca storia e personaggi, ma li porta in un liceo, offrendo anche ai giovanissimi l’occasione di scoprirla, grazie ad una riuscita sceneggiatura e ad una serie di attori giovani (Julia Styles, Heath Ledger e Joseph Gordon-Levitt), poco affermati ma già bravissimi.
Buona commedia adolescenzile ambientata in una High School americana, "10 cose che odio di te" arricchisce i dialoghi con riferimenti alle opere di Shakespeare, si muove sulle note di un rock indipendente e ha una fotografia che è un’esplosione cromatica.
Ralph Fiennes debutta alla regia con un film piuttosto coraggioso, perché l’opera adattata è una delle meno note di William Shakespeare e perché mantiene intatto il testo originale, nonostante l’ambientazione moderna.
Le cose stridono un po' ma il testo di partenza è potente e la Roma immaginata dal Bardo mezzo millennio fa si trasforma in uno scenario da est Europa contemporaneo.
L’opera è attualizzata. L’eroe di guerra Coriolano, convinto ad entrare in politica, finisce preda di un complotto. Bandito da Roma cerca la sua vendetta, alleandosi con il suo acerrimo nemico.
Finnies scava nel testo, amplificandone la violenza, mettendo le mani nel sangue. E il suo personaggio diventa corpo viscerale e pesante, ingombrante e sensuale.
Un grande cast, anche grazie alle interpretazioni di Gerald Butler (il nemico giurato Aufidio) e di Vanessa Redgrave (una feroce e sanguigna madre).
Copyright 2024 - Hiram s.r.l. - P.IVA / CF 07442241001
Privacy Policy
Cookie Policy
Aggiorna le preferenze di tracciamento
Sito web realizzato da Rekuest Web Agency rekuest.com