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15-12-2021
Per dar vita ad un film una sceneggiatura va spogliata più volte.
Per dar vita ad un film, una sceneggiatura va "spogliata" più e più volte. Ovvero?
Quell’intricata rete di ambienti, azioni e personaggi contenuti in uno script devono essere esaminati in modo approfondito per poter accedere alla fase successiva, quella delle riprese.
Un lavoro quasi matematico, molto schematico, eseguito più volte e a più voci da figure professionali differenti.
Una volta consegnato il suo lavoro, lo sceneggiatore sparisce quasi completamente di scena; la palla passa al regista e a quella delicata fase di realizzazione di un film che gli americani chiamano pre-production.
Oltre al produttore, presente ovviamente dall’inizio alla fine del progetto, entrano in campo alcune figure essenziali per portare il film dalla carta al set. Da subito, una delle più importanti è l’aiuto regista, che avrà un ruolo chiave durante le riprese e che il più delle volte è il primo ad occuparsi dello spoglio di una sceneggiatura, una sorta di radiografia dello script che punta ad individuare tutto ciò che è necessario per le riprese, realizzando i preziosi fogli di spoglio.
In questi documenti non devono mancare:
La tecnologia ha cambiato molto questo lavoro, oggi supportato dalla presenza di programmi specifici, tra cui spicca Movie Magic Scheduling, capace di estrapolare molte di queste preziose informazioni.
Chi si occupa dello spoglio deve ovviamente confrontarsi con tutti i reparti, che a loro volta leggono il copione e che lo analizzano, andando alla ricerca di specifiche componenti. Il direttore di produzione farà lo spoglio per unificare le scene che si svolgono negli stessi ambienti; il direttore della fotografia valuterà la componente luministica; lo scenografo andrà alla ricerca degli ambienti necessari, tanto per fare degli esempi.
Grazie allo spoglio di sceneggiatura, la produzione può stimare i costi del film. Il primo spoglio di sceneggiatura è dunque di tipo economico, per stabilire l’entità dell’investimento.
Una volta trovato il budget, si entra nella seconda fase della pre-produzione: la preparazione. Qui entrano in campo nuove figure e nuovi spogli.
Anche lo script supervisor (ovvero il segretario di edizione) legge la sceneggiatura e prende appunti.
Ogni spoglio ha obiettivi comuni e al contempo diversi. L’edizione, ad esempio, deve valutare la cronologia della storia e quella delle riprese, deve cronometrare le scene e capire quanto dura il film.
Il segretario di edizione, munito di cronometro, stabilisce un minutaggio che andrà verificato durante le riprese. Il suo spoglio (il cosiddetto spoglio di edizione) nasce da una profonda conoscenza della sceneggiatura e da un confronto con l’aiuto regista e con i responsabili dei principali reparti.
Tutto ciò che vi è scritto deve essere incasellato: che cosa racconta ogni singola scena, quali attori vi recitano, quali sono gli oggetti di scena, quali i costumi, gli effetti speciali, le battute, le inquadrature… Ma anche quali azioni avvengono nello stesso giorno della storia e quanto tempo trascorre tra un’azione e l’altra. D’altronde, l’obiettivo del segretario di edizione è di garantire continuity, perché la cronologia della storia non corrisponde mai alla cronologia delle riprese. Si gira una scena o parte di essa un giorno e la scena successiva o la parte mancante viene girata in un'altra giornata. Perciò è necessario che tutto si ripeta allo stesso modo all’interno della medesima scena o in quella a venire.
Magia del cinema far sembrare tutto verosimile, merito della scrittura e dei suoi spogli. Grazie soprattutto ad alcune figure di cui si parla sempre troppo poco, senza le quali non esisterebbero film e serie.
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